La storia della Lancia Prisma, perduta da tempo, è iniziata con la ricerca di un’auto da restaurare dopo un lunghissimo periodo in cui non provavo il gusto del vero piacere di guida che vivevo molti anni fa. Guardare molti programmi televisivi con protagonista le automobili e vedere vecchie auto restaurate alle loro condizioni originali mi ha fatto muovere in questa missione.
Il mio amore per le auto classiche italiane è iniziato quando il nostro vicino, che era un amico ma anche il capo di mio padre, acquistò una Alfetta Quadrifoglio Oro berlina. Mi offrivo per lavare la macchina ogni volta che se ne presentava l’opportunità, in modo da sedermi dentro e provare come sarebbe stato guidare un’auto italiana. Mio padre, che pure amava le auto classiche, comprava e vendeva molte auto quando viveva in Australia e là c’era forte rivalità tra le Ford o le Holdens (GM) con i loro grandi motori V8. Amavo il rumore dei potenti classici V8 americani e il loro aspetto, ma ero troppo giovane per capire che queste auto erano sì veloci ma non potevano reggere come le berline europee.
Nel 1986 mi ritrovo di nuovo in Australia e compro subito la mia prima macchina. Una Fiat 128 berlina 4 porte da usare tutti i giorni. Poi è arrivata la mia prima Alfa, un’Alfetta berlina 2.0 del 1979 acquistata nel 1988. Questo è stato il mio primo vero tentativo di restauro, nonché il mio primo passo nel mondo dei motori italiani, che lavoro è stato! Avanti nel tempo, 30 anni dopo, posso dire di aver posseduto molte Alfa: una Giulietta nel 1990, tre 75, e poi 164, 90, 156, 147, nonché altre marche e modelli in mezzo; ma avevo bisogno di un’altra sfida.
Quindi ho iniziato a cercare in rete un’auto classica italiana per vedere cosa potessi restaurare; ho trovato molte marche e modelli, ma i prezzi richiesti per alcune di queste auto erano incredibilmente alti e fuori dal mio budget; alla fine però è saltato fuori qualcosa che ha attirato la mia attenzione. Una Lancia Prisma in vendita in Australia.
Dopo 2 anni e un conto pesante, l’auto è uscita dalla attesa. Il passo successivo è stato dal meccanico, dove è stato fatto un tagliando totale con nuova cinghia di distribuzione, nuova frizione, cambio di tutti i tubi, i tappi, i cavi e tutto il necessario per rivedere la macchina come quando era uscita dalla fabbrica. Sono riuscito a trovare un set di cerchi Speedline mai usati e ho montato quattro pneumatici Pirelli nuovi. Gli interni erano in buone condizioni ma necessitavano di una pulizia a vapore e della sistemazione di altri piccoli dettagli in quanto il tessuto Zegna utilizzato dalla Lancia deve essere protetto poiché praticamente introvabile. Il risultato finale parla da solo perché ora sembra che sia appena uscita dalla concessionaria! Tutte le persone che la vedono se ne innamorano, molte di quelle che conoscono le vittorie della Lancia Delta vedono la somiglianza con questa berlina, introdotta a metà degli anni ’80 per competere con marchi del calibro di BMW, Volvo, Mercedes e Audi.