Guidare la Delta Integrale era davvero divertente. Devo dire che era molto prestazionale in curva perché era a passo corto anche se con trazione integrale. Quando ha nevicato in tutta la zona della prefettura di Aichi ha mostrato le sue migliori prestazioni da auto da rally. Mi sono divertito a guidare sulle strade innevate.
Il motore era mediamente molto caldo quindi il riscaldamento abitacolo funzionava molto bene. Era divertente guardare la neve che si scioglieva fuori dal finestrino.
Il fanale era del tipo a proiettore ed era particolare solo nelle Delta di importazione parallela. Era dotata di 4 quattro fari, dei quali due erano abbaglianti, ed erano disponibili anche fendinebbia anteriori e posteriori. Grazie a questi fanali non avevo problemi a guidare con cattiva visibilità sotto la pioggia battente.
Il pannello degli strumenti sembrava un giocattolo, però ospitava non solo l’indicatore di boost ma anche tutti gli strumenti come il manometro della pressione dell’olio, l’indicatore della temperatura olio ed altri. La loro visibilità era buona ed utile per capire le condizioni della macchina a colpo d’occhio.
Quando mi veniva sonno potevo dormire comodamente sullo spazioso sedile posteriore. Questo è un punto a favore della macchina con 4 porte. Ho guidato ospitando passeggeri sul sedile posteriore qualche volta, ma non ho mai viaggiato in quella posizione sulla mia macchina mentre guidava qualcun altro.
Io guidavo una moto (Kawasaki ZZ-R400) quando ho cominciato a studiare all’università. Quand’ero al terzo anno ho preso la patente per guidare le auto e la mia prima macchina è stata una Toyota Sprinter GT (TE71) di 1600cc, DOHC, 5MT, FR con servosterzo. Ho capito quanto fosse divertente guidare questa macchina, anche se era una macchina vecchia, poiché si trattava di un’auto sportiva leggera precursore della Toyota AE86. Sfortunatamente il cambio si è rotto dopo 18 mesi e ho dovuto venderla. Dopo ho comprato una Honda Quint Integra e una Nissan Bluebird ma non mi entusiasmavano, quindi sono passato ad una R32 e ho cercato di ritrovare in essa il piacere di guida. Successivamente ho acquistato la Lancia Delta e mi ha fatto ricordare quanto fosse appassionante ed emozionante guidare, come per un neopatentato. Mi sono davvero divertito.
Dopo aver venduto la Lancia Delta sono passato ad una BMW M3. Ma l’M3 era troppo perfetta. Posso guidare piacevolmente in città, ma l’M3 può anche andare veloce come un atleta eccezionale non appena do gas agli incroci o in autostrada. Non mi sono mai sentito in ansia anche se guidavo in modo aggressivo. L’aria dai finestrini non scompigliava mai i miei capelli, l’aria condizionata funzionava bene e il sedile regolabile elettricamente aveva una funzione per memorizzare la posizione, quindi non dovevo neanche perdere tempo per prepararmi prima di guidare. Con la Delta, invece, avevo sempre il timore che qualcosa si rompesse. I miei capelli si muovevano in continuazione se aprivo il finestrino e la frizione era dura e mi faceva stancare facilmente durante la guida a causa del passo corto. Mi sembrava come se mi consumassi dall’interno (consumando energia). Ero stanco dopo una lunga guida, ma mi divertivo. Volevo tenerla il più a lungo possibile, finché duravano i soldi e il tempo.
Le auto italiane ingestibili sono adatte al mio carattere più delle affidabili macchine tedesche.