30 Set LA RESURREZIONE DOPO L’ATTESA
LA RESURREZIONE DOPO L’ATTESA
31 Ottobre, 2020 Gaetano | Sydney (Australia)
La storia della Lancia Prisma, perduta da tempo, è iniziata con la ricerca di un’auto da restaurare dopo un lunghissimo periodo in cui non provavo il gusto del vero piacere di guida che vivevo molti anni fa. Guardare molti programmi televisivi con protagonista le automobili e vedere vecchie auto restaurate alle loro condizioni originali mi ha fatto muovere in questa missione.
PERMANENTEMENTE INNAMORATO
Il mio amore per le auto classiche italiane è iniziato quando il nostro vicino, che era un amico ma anche il capo di mio padre, acquistò una Alfetta Quadrifoglio Oro berlina. Mi offrivo per lavare la macchina ogni volta che se ne presentava l’opportunità, in modo da sedermi dentro e provare come sarebbe stato guidare un’auto italiana. Mio padre, che pure amava le auto classiche, comprava e vendeva molte auto quando viveva in Australia e là c’era forte rivalità tra le Ford o le Holdens (GM) con i loro grandi motori V8. Amavo il rumore dei potenti classici V8 americani e il loro aspetto, ma ero troppo giovane per capire che queste auto erano sì veloci ma non potevano reggere come le berline europee.
Nel 1984 la mia famiglia tornò in Italia e iniziò un periodo di… utilitarie sportive, berline e scooter. Presa la patente, iniziai guidando un’Autobianchi A112 Abarth e me ne innamorai subito. Una piccola utilitaria con molta potenza e manovrabilità… ma questa è un’altra storia! Dopo aver trascorso 2 anni in Italia e aver guidato molte marche e modelli italiani come Fiat 127, Alfa Sud e Lancia Flavia solo per citarne alcuni, capì cosa avrei voluto guidare un giorno. Infatti in quegli anni erano stati lanciati molti modelli incredibili: Ferrari 288 GTO, F40, Porsche 959, Alfa 75, Fiat Uno Turbo, Golf GTI, 205 GTI, Renault 5 turbo e la famosa Lancia Delta … che epoca.
DI NUOVO IN AUSTRALIA
Nel 1986 mi ritrovo di nuovo in Australia e compro subito la mia prima macchina. Una Fiat 128 berlina 4 porte da usare tutti i giorni. Poi è arrivata la mia prima Alfa, un’Alfetta berlina 2.0 del 1979 acquistata nel 1988. Questo è stato il mio primo vero tentativo di restauro, nonché il mio primo passo nel mondo dei motori italiani, che lavoro è stato! Avanti nel tempo, 30 anni dopo, posso dire di aver posseduto molte Alfa: una Giulietta nel 1990, tre 75, e poi 164, 90, 156, 147, nonché altre marche e modelli in mezzo; ma avevo bisogno di un’altra sfida.
Quindi ho iniziato a cercare in rete un’auto classica italiana per vedere cosa potessi restaurare; ho trovato molte marche e modelli, ma i prezzi richiesti per alcune di queste auto erano incredibilmente alti e fuori dal mio budget; alla fine però è saltato fuori qualcosa che ha attirato la mia attenzione. Una Lancia Prisma in vendita in Australia.
Ho dovuto però dare un’occhiata più da vicino perché la Prisma non è mai stata offerta sulle nostre coste. Infatti, negli anni ’80, un paio di Prisma furono mandate in Australia dalla Fiat per una indagine e per vedere se poteva essere omologata per il mercato locale ma, a causa di regolamenti molto severi, la Fiat decise di puntare sulla Regata … che errore! Con mia sorpresa, una vettura importata dal Regno Unito da un privato era stata parcheggiata e conservata in un capannone, con molti altri modelli, per circa 14 anni, ma fortunatamente risultava in condizioni originali. Pensavo di dover stanare la ruggine, a causa del suo trascorso nel Regno Unito, ma l’auto aveva avuto una storia chiara. Un solo proprietario e documenti originali, tutte le fatture conservate da nuova e solo 43000 miglia (circa 70000km). Era troppo bello per essere vero, quindi indagai ulteriormente, andando a vederla di persona e decidendo lì per lì che sarebbe tornata a casa con me. Nel 2018 l’auto è infatti arrivata all’officina di mio figlio per un restauro completo della carrozzeria. La ruggine presente è stata rimossa e sostituiti i pezzi di carrozzeria dove possibile, dato che le parti nuove per questa vettura non sono prontamente disponibili, ma tramite ebay ho acquistato pezzi dall’Italia, dal Regno Unito e anche localmente.
LA RESURREZIONE
Dopo 2 anni e un conto pesante, l’auto è uscita dalla attesa. Il passo successivo è stato dal meccanico, dove è stato fatto un tagliando totale con nuova cinghia di distribuzione, nuova frizione, cambio di tutti i tubi, i tappi, i cavi e tutto il necessario per rivedere la macchina come quando era uscita dalla fabbrica. Sono riuscito a trovare un set di cerchi Speedline mai usati e ho montato quattro pneumatici Pirelli nuovi. Gli interni erano in buone condizioni ma necessitavano di una pulizia a vapore e della sistemazione di altri piccoli dettagli in quanto il tessuto Zegna utilizzato dalla Lancia deve essere protetto poiché praticamente introvabile. Il risultato finale parla da solo perché ora sembra che sia appena uscita dalla concessionaria! Tutte le persone che la vedono se ne innamorano, molte di quelle che conoscono le vittorie della Lancia Delta vedono la somiglianza con questa berlina, introdotta a metà degli anni ’80 per competere con marchi del calibro di BMW, Volvo, Mercedes e Audi.
Con guida a destra ce ne sono forse una manciata nel Regno Unito, stando ai numeri del database della motorizzazione, e forse uno o due nell’emisfero meridionale, cosa che fa di lei un modello raro e da collezione per i puristi. A causa del Covid 19, non ho avuto l’opportunità di esporla alle mostre di auto d’epoca, o negli incontri di club, ma ho colto tutte le occasioni di utilizzare i social media, i siti dedicati e le riunioni locali per mostrarla per la mia gioia. Se tutto va bene, non appena potremo riunirci con altri entusiasti di auto, la condividerò con tutti gli amici appassionati. Buon divertimento!
Immagini concesse gentilmente da Gaetano Florio